Lo Studio legale Scialanca fornisce assistenza legale nel campo sia del diritto penale che civile e si rende disponibile anche per domiciliazioni legali e sostituzioni processuali.
Per soddisfare le esigenze della Clientela, lo Studio Legale Scialanca offre inoltre un sistema di consulenza legale online e/o telefonica, rendendosi una risorsa immediatamente fruibile.
L'Avvocato Pina Scialancaè iscritta all'Ordine degli Avvocati di Velletri dalnovembre del 1981, ed è stata
nominataVice Procuratore Onorario della Repubblicasvolgendone le funzioni per quattro anni ed è iscritta nell'Albo dei Difensori d'Ufficioinmateria penalepresso ilTribunale di Velletri.
Dalnovembre 2008è iscritta all'Albo dei Patrocinanti in Cassazione.
"L’avvocato non può essere un puro logico né un ironico scettico, l’avvocato deve essere prima di tutto un cuore:un altruista, uno che sappia comprendere gli uomini e farli vivere in sé, assumere su di se i loro dolori e sentire come sue le loro ambascie.
L’avvocatura è una professione di comprensione, di dedizione, di carità. Non credete agli avvocati quando, nei momenti di sconforto, vi dicono che al mondo non c’è giustizia. In fondo al loro cuore sono convinti che è vero il contrario, che deve per forza essere vero il contrario: perché sanno dalla loro quotidiana esperienza delle miserie umane, che tutti gli afflitti sperano nella giustizia, che tutti ne sono assetati: e che tutti vedono nella toga il vigile simbolo di questa speranza... Per questo amiamo la nostra toga: per questo vorremmo che, quando il giorno verrà, sulla nostra bara sia posto questo cencio nero: al quale siamo affezionati perché sappiamo che esso ha servito a riasciugare qualche lacrima, a risollevare qualche fronte, a reprimere qualche sopruso: e soprattutto a ravvivare nei cuori umani la fede, senza la quale la vita non merita di essere vissuta, nella vincente giustizia. Beati coloro che soffrono per causa di giustizia...ma guai a coloro che fanno soffrire con atto di ingiustizia! E, notate, di qualunque specie e grado di ingiustizia: perché accogliere una raccomandazione o una segnalazione, favorire particolarmente un amico a danno di un estraneo o di uno sconosciuto, usare un metro diverso nella valutazione del comportamento o delle abitudini, o delle necessità degli uomini, è pur questo ingiustizia, e pur questo offesa al prossimo, è pur questo ribellione al comando divino.”