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Riconoscimento della Paternità

Attività > Diritto Civile > Famiglia

Riconoscimento della paternità

Quello che devi sapere sul riconoscimento della paternità



  • Informazioni dettagliate su questo argomento;

  • Una sentenza ottenuta del nostro studio su tale argomento;

  • Come il nostro studio assiste il Cliente;

  • Come contattarci per richiedere un parere legale.


Definizione:

Il riconoscimento è un atto con il quale i figli naturali (ora figli nati fuori del matrimonio) possono essere riconosciuti dalla madre o dal padre o da entrambi, separatamente o congiuntamente, anche se già uniti
in matrimonio con un'altra persona.


A cosa può servire:

  • l riconoscimento di paternità / maternità naturale (art. 269 c.c. e ss.) consente al figlio non riconosciuto, da uno o entrambi i genitori, di vedersi attribuire con sentenza, previo accertamento da parte del Giudice adito, lo status di figlio naturale riconosciuto.
  • Tale stato comporta per il figlio il godimento dei diritti propri di un “figlio legittimo”, come quelli ereditari e di mantenimento, con tutte le conseguenze del caso per il genitore che assumerà, nei suoi confronti, i diritti e doveri derivanti ai genitori per effetto dell’accertamento della filiazione.

Chi può richiederlo:

A poter richiedere il riconoscimento di paternità
può essere:
  • figlio maggiorenne;
  • figlio minorenne, ma in questo caso l'azione giudiziale deve essere esperita nel suo interesse dal genitore che ne ha la responsabilità o dal tutore.
  • Nel caso in cui il minore non sia stato riconosciuto da entrambi i genitori, l'azione può essere promossa dal tutore, su autorizzazione del Tribunale;
  • discendenti del figlio naturale non   riconosciuto;


Come promuovere l'iniziativa nei confronti del presunto genitore?

  • L'azione, promossa nei confronti del presunto genitore o, in mancanza, dai suoi eredi, è imprescrittibile e contenziosa, pertanto richiede l'assistenza di un avvocato ed il giudizio va introdotto con atto di citazione.

Altri diritti del figlio naturale:

  • Il figlio naturale ha anche diritto al risarcimento da mancato riconoscimento, la cui richiesta va formulata nello stesso atto e giudizio di accertamento giudiziale della paternità.

  • Invero, il figlio che non è stato mai riconosciuto dal padre può chiedere allo stesso il risarcimento del danno morale, rappresentato dalla mancanza del genitore e dalle sofferenze di natura morale subite a seguito dell'assenza della figura paterna.

Quali sono le condizioni per il rimborso e suo ammontare:

  • La condizione per il rimborso è che sia stato accertato lo status di figlio naturale, ovvero che sia stata emessa sentenza con efficacia di giudicato.
  • L’ammontare del rimborso dovrà tenere conto mediamente delle spese sostenute dal genitore che ha effettuato il riconoscimento, in ragione del tenore di vita assicurato al figlio.
  • Inoltre, l’accertamento giudiziale della paternità dà diritto al mantenimento del figlio riconosciuto.
  • In merito, la Suprema Corte è intervenuta recentemente stabilendo che la prescrizione del diritto al mantenimento del figlio, opera a partire dal riconoscimento da parte del genitore obbligato, ovvero dalla dichiarazione giudiziale di paternità/maternità (Cass. Civ., sent. n. 9059/2017).

Durata della causa per il riconoscimento della paternità:

  • Con l'intervento della Corte Costituzionale con la sentenza n. 50/2006, il processo per l'accertamento della paternità diventa più rapido: si dà all'interessato la possibilità di azionare subito le sue pretese in sede di merito e di citare subito in giudizio il presunto padre naturale per vedersi riconosciuto lo status di figlio naturale, attraverso il ricorso alla prova principe, l'esame sul DNA.

Riconoscimento paternità e prescrizione

  • Il diritto all'accertamento della paternità è imprescrittibile per il figlio ma non per i suoi discendenti. È quanto ricorda la Cassazione con l'ordinanza n. 1667/2020 rigettando il ricorso dei figli di un uomo che agivano per far accertare il rapporto di paternità tra il genitore e il "nonno".

Altre informazioni importanti:

  • ll padre ha l’obbligo di riconoscere il figlio e non ha diritto a sottrarsi al test del dna, mentre la madre, oltre a poter ricorrere all’aborto (nelle modalità previste dalla legge), ha il diritto al parto anonimo e a non far conoscere le sue generalità sino alla morte. Secondo la Corte di Cassazione, che si è espressa sulla questione con la  sentenza n. 13880/2017 , in ciò non vi è alcuna disparità di trattamento e, per questo, ha rigettato la questione di legittimità costituzionale sollevata da un uomo dichiarato giudizialmente padre dopo aver rifiutato di sottoporsi all’indagine genetica;
  • Il Genitore che ha per primo riconosciuto il figlio, anticipando le spese per il suo mantenimento, ha diritto di regresso per una quota pari al 50% delle somme anticipate - (Cass. Civ., sez. I, ord. n. 21364/2018), limitatamente dunque alla porzione di pertinenza dell'altro genitore inadempiente.

Come assistiamo il nostro Cliente







Perchè richiedere una prima consulenza legale:

L’appuntamento ha un carattere conoscitivo, perché consente al Cliente di poter conoscere dall’Avvocato i seguenti punti:

    1. I principi generali della materia;
    2. I vantaggi o gli svantaggi generali di una procedura rispetto ad un’altra;
    3. Gli ordinari tempi per le procedure;
    4. Costi delle attività da svolgere.

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